clicca

 

 

Come abbiamo visto nell’articolo della scorsa settimana, sono molte le caratteristiche che differenziano le tipologie dei pavimenti  in legno ed è utile conoscerle per aiutarci nella scelta.
La prima macro distinzione che possiamo fare,  è quella tra parquet masselli in legno massiccio e parquet in multistrato. Vediamo quindi quali sono le caratteristiche peculiari che distinguono queste due tipologie di pavimento in legno.
Il parquet in legno massiccio si caratterizza per essere formato da un solo strato di legno nobile, con un profilo costante e uno spessore regolare, e in base al tipo di finitura viene definito:

  • grezzo, quando la levigazione viene fatta in opera;
  • precalibrato, quando è caratterizzato da elementi a incastro, da posare, carteggiare e trattare in opera;
  • prefinito, quando l’unica azione da compiere è la posa.

Per quanto riguarda, invece, il parquet in multistrato distinguiamo:

  • quello a due strati, dove lo strato superiore è in legno massiccio (non inferiore a 2,5 mm), viene incollato su un supporto o una base in legno;
  • quello a tre strati, formato da una parte inferiore, o “strato di bilanciamento”, in legno massiccio, che può essere anche di un’essenza diversa rispetto allo strato superiore, da un supporto o base centrale in legno e da una parte superiore in legno massiccio di almeno 2,5 mm.

Infatti è  fondamentale ricordarsi l’importanza che ha lo spessore del legno nobile, perché non tutti i pavimenti in legno possono rientrare nella gamma dei parquet. Quindi per non sbagliarsi e scegliere propriamente un parquet, e non un semplice pavimento in legno, ricordate che lo strato superiore deve avere uno spessore, precedente alla posa, di almeno 2,5 mm.

Quando dobbiamo scegliere il parquet più adatto alle nostre esigenze, è bene fare una valutazione complessiva di tutte le essenze disponibili sul mercato. Le possibilità di scelta sono molte: si passa dall’acero al frassino, dal rovere al wengé. Vista l’ampia selezione di specie legnose disponibili, non è facile capire quale essenza corrisponda maggiormente ai nostri gusti e alle nostre necessità. Generalmente ci lasciamo guidare nella scelta da criteri puramente estetici, ma questo, ovviamente, non basta. Per decidere l’essenza del nostro parquet è fondamentale conoscerne le caratteristiche tecniche e la sua resistenza nel tempo a umidità e temperatura, soprattutto se si tratta di parquet per esterni.

Diverse sono le caratteristiche che vengono associate alle essenze parquet: dalla denominazione botanica di ogni legno, che per semplificare viene modificata a livello commerciale, alle diverse colorazioni, fino ad arrivare alle modifiche fisico-meccaniche  che si manifestano col passare del tempo. Vediamo quindi i principali criteri di classificazione delle essenze:

  • Come primo criterio troviamo la massa volumica al 12% di umidità (kg/mc), che indica il grado di pesantezza del legno – leggero, fino a 500 kg/mc, pesantissimo oltre i 951 kg/mc.
  • Passiamo poi al ritiro volumetrico, ovvero le variazioni del legno dovute all’umidità.
  • Non meno importante è la stabilità dimensionale, che si riferisce al grado in cui un elemento, in questo caso il legno, mantiene le sue dimensioni anche sottoposto a condizioni climatiche estreme di temperatura e umidità.
  • Un altro criterio fondamentale è la durezza, che viene misurata in kg/mmq e si riferisce alla resistenza alla penetrazione. Se l’essenza ha una durezza superiore ai 4,1 è considerata elevata.
  • Per finire troviamo il criterio della durabilità. Si tratta della capacità del legno di resistere alla degradazione causata dall’attacco di funghi e microorganismi, misurata in percentuale.

Visti i principali criteri di classificazione delle essenze, vediamo ora quali sono quelle più utilizzate.

  • IL ROVERE: un legno pesante, stabile, con buone caratteristiche di durezza e durabilità.

Rovere naturale

  • L’ACERO EUROPEO: mediamente duro, è stabile e offre una buona resistenza all’urto.

Acero Europeo

  • IL FRASSINO: legno pesante, è stabile e ha una durezza media.

Frassino termocotto

  • IL FAGGIO: semiduro, compatto e a bassa ossidazione.

Faggio evaporato

  • IL CILIEGIO: essenza medio-dura, compatta e semipesante.

Ciliegio delle Ande

  • IL CABREUVA: durabile, di elevata durezza, a bassa ossidazione.

Cabreuva Dorada

  • IL WENGE’: duro, ha elevata resistenza meccanica.

Wengé

Posa Parquet: il massetto di cemento

Una volta scelto il parquet che più rispecchia i nostri gusti e risponde alle nostre esigenze, arriva il momento di decidere quale tecnica adottare per le posa del nostro parquet. Diverse sono le tecniche che si possono usare,  dalla posa flottante o galleggiante, alla posa con sistema di incollaggio. In questo caso vedremo nello specifico la posa su massetto di cemento.

Il massetto può essere composto da diversi materiali, il più usato è quello cementizio, ma può essere costituito anche da pannelli misti legno-sabbia, o addirittura da pavimenti pre-esistenti. Di seguito alcuni consigli per la posa se si usa il massetto di cemento.

Iniziamo con la stesura del cemento sulla superficie che andremo a pavimentare. Il cemento deve essere steso con uno spessore di circa 5 cm che deve essere uguale su tutta la superficie. Di fondamentale importanza è  che non ci siano né aloni né macchie di umidità, per garantire una base di massima resistenza e rigidità in grado di sopportare le variazioni di peso a cui sarà soggetta la pavimentazione.

Per garantire una posa ottimale, consigliamo  di inserire una barriera a vapore tra gli ultimi strati (foglio di politilene di 0.5 mm) per impedire il passaggio del vapore acqueo. Per concludere il massetto non dovrà contenere alcun tubo al suo interno, infatti i tubi dovranno essere posizionati nello strato inferiore.

Il periodo di indurimento dello strato varia  in base al cemento utilizzato – se chimico a rapida essiccazione i  tempi saranno più brevi (entro i 15 giorni), se tradizionale i tempi potrebbero essere molto lunghi (fino ai 90 giorni). Le tempistiche dipendono anche dalle condizioni del cantiere e dallo spessore dello strato steso.

La superficie si considera pronta per  posa del rivestimento, per  materiali quali parquet, linoleum, resine e laminato, solo quando l’umidità dei sottofondi ha raggiunto livelli inferiori al 2% in tutto lo spessore. Per concludere è necessario ricordare l’importanza di distanziare il massetto dalle pareti e dalle soglie utilizzando gli opportuni giunti di dilatazione.

Come tutti i complementi d’arredo della vostra camera da letto anche il pavimento ha un’importanza fondamentale per dare all’ambiente l’aspetto rilassante e confortevole che  tutti vorremmo percepire entrando in questa stanza. Tuttavia non è facile decidere che materiale scegliere né su che colori orientarsi quando ci si trova a dover ristrutturare la propria camera da letto. Ecco alcuni consigli per scegliere al meglio il pavimento del vostro “rifugio notturno”.

Una scelta molto valida e di grande effetto è senz’altro il parquet: di qualsiasi tonalità lo scegliate, possibilmente in linea con il design complessivo della camera, l’ambiente diventerà caldo alla vista e unico al tatto. Potrete scegliere tra due diverse finiture: anticati, adatto per uno stile più rustico e caratteristico, o spazzolato, per un arredamento più moderno.

Resistente ed economico il gres porcellanato è d’effetto come il legno e  pratico come la ceramica. Trattandosi di un materiale estremamente duttile può essere sia modellato e stampato per riprodurre esattamente l’effetto del legno sia colorato con tonalità tenui per un effetto rilassante o più attuali, come il grigio o il fango, per un effetto più moderno.

Un’alternativa valida al parquet, per creare un atmosfera accogliente e calda, è sicuramente il cotto sia lucido che non trattato.

Per finire proponiamo anche l’utilizzo della moquette, che darà all’ambiente un aspetto accogliente e caldo dovuto all’utilizzo di un tessuto come pavimento per la camera da letto. Consigliamo di scegliere come materiale per la vostra moquette la lana – anche se costosa – per garantire una resistenza durevole nel tempo. Per quanto riguarda il colore optate per tonalità scure, se volete evitare di pulire continuamente la vostra moquette.

Scegliete la soluzione che più si adatta alla vostra camera da letto ideale e  date libero sfogo alla creatività  con un arredamento che si contraddistingua e si abbini al meglio con il pavimento prescelto.

Parquet per ristoranti: quale scegliere

parquet per ristorantiParliamo spesso di quale sia il miglior parquet per la cucina o il bagno, per questa o quella stanza di casa… Ma i pavimenti in legno sono richiesti anche in tantissime attività commerciali, proprio per il fascino ed eleganza che li contraddistingue!
Se dovete acquistare un parquet per ristoranti, la domanda è: quale scegliere?
Effettivamente un ristorante è una location un po’ a rischio per i pavimenti in legno: transitano parecchie persone (si spera!), ma soprattutto c’è il rischio di rovesciare a terra di tutto: portate, vino, acqua… E chi più ne ha, più ne metta!
Serve dunque una pavimentazione tendenzialmente scura: un parquet in rovere scuro o noce è senza dubbio meglio di un parquet sbiancato; se lo acquisterete “anticato” inoltre, avrà già un aspetto vissuto; quindi dovesse graffiarsi accidentalmente, si noterà molto meno.
Ma se proprio lo volete posare bianco non significa che dobbiate per forza di cose abbandonare l’idea: nei nostri negozi trovate il waterproof, trattato per essere antigraffio ed impermeabile.
Venite a trovarci per saperne di più!