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Parquet flottante, quali problemi comporta?

Il parquet flottante può essere multistrato o massello e la sua particolarità sta nel metodo di posa. Infatti, il parquet flottante non viene incollato, ma i listoni vengono incastrati tra loro tramite maschiatura e non incollati al massetto. Questo tipo di posa permette di preservare la pavimentazione sottostante ed è perfetta per chi deve installare un pavimento in tempi brevi. Tuttavia il parquet flottante presenta alcuni problemi:

  • probabilità di infiltrazioni e una difficile ricostruzione delle parte danneggiata, essendo il parquet flottante costituito da listelli incastrati tra di tra loro;
  • particolarmente rumoroso al calpestio rispetto al parquet installato con la posa tradizionale;
  • lo spazio che rimane vuoto tra il massetto e il parquet flottante può diventare l’ambiente ideale per la creazione di colonie di insetti;
  • per garantire la stabilità, questo tipo di posa richiede uno spessore e una lunghezza minima dei listelli, rispettivamente 1 cm/1,5 cm e 1 m/ 1,5 m, cosa che limita le possibilità di scelta.

Per queste ragioni è consigliabile optare per una posa parquet tradizionale, che garantisca maggior stabilità e durata nel tempo del vostro pavimento. In alternativa proponiamo una sistema di posa parquet su materassino parquefix, che permette di posare il parquet senza bisogno della colla e, allo stesso tempo, previene tutti i problemi che la posa flottante potrebbe causare.

Trattamenti parquet, dall’anticato al decapato

I parquet tinti sono tutti quei parquet sui quali viene applicata una verniciatura o un’oliatura che dona al legno una colorazione diversa da quella naturale. Questi trattamenti possono creare diversi effetti sul parquet, dall’anticato (che assume colorazioni che vanno dal marrone chiaro al marrone cupo) allo sbiancato (con l’utilizzo di vernici che vanno dal bianco ghiaccio acceso a quello sporco tendente al grigio). Scopri quali sono i trattamenti più usati per i parquet tinti:

Il parquet anticato, senza portare ad un legno scuro come il fumè, tende a scurire il colore naturale del parquet.
Esistono, infatti, diverse tonalità di anticato che vanno dallo scuro al chiaro passando attraverso colorazioni intermedie.

Il parquet fumè/ termotrattato, si  caratterizza per una colorazione non solo superficiale ma di tutto lo spessore delle tavole, dato che viene effettuata con procedimento termico. Il parquet viene “affumicato” o scurito termicamente.
Questo procedimento garantisce una maggiore stabilità al parquet ed è quindi ideale da eseguire su essenze tendenzialmente “instabili” come il faggio e l’olivo. Si tratta di un trattamento molto costoso che fa aumentare notevolemente il prezzo del parquet.

Il parquet sbiancato, prevede l’applicazione di una vernice o un olio di colore bianco. La tonalità del bianco e la sua intensità dipendono dal tipo di vernice utilizzata e dalla sua quantità e densità. La tecnica usata può essere l’oliatura o la verniciatura e il parquet può essere “liscio” o “spazzolato”.
Non va confuso il parquet “sbiancato” con il “decapato” ottenuto, invece, impregnando il parquet con della calce e passandolo ripetutamente nei forni.

Il parquet decapato, si realizza effettuando venature di colore bianco sul fondo di colore scuro. Questo trattamento può essere eseguito con due diverse tecniche, generalmente sul rovere:

  1. La prima consiste nel passare della calce sul legno e metterla nei forni cosicché le fibre rimangono di colore più chiaro rispetto al resto della tavola. Un procedimento abbastanza complesso che fa aumentare il prezzo del parquet così trattato.
  2.  L’altro procedimento, meno complesso, per ottenere questo tipo di effetto prevede prima la verniciatura (o oliatura) del parquet e poi la spazzolatura.

Il parquet invecchiato, è ideale per far risaltare l’atmosfera e lo stile di vecchi casali e cascine, ma si adatta anche ad ambienti moderni nei quali si vuole creare un contrasto con i diversi elementi di arredo.

Per saperne di più visita il nostro sito e scopri tutte le offerte di parquet trattati disponibili.

Quando si decide di posare il parquet nella propria casa è importante tenere presente alcune dritte sia in riferimento alla stanza (salotto, bagno, camera da letto, etc…) sia alle dimensioni dell’ambiente in cui si vuole posarlo.
Vediamo quindi come scegliere al meglio il parquet per la sala in base alle dimensioni dell’ambiente:

  1. Parquet in salotto di piccole dimensioni
    Quando si ha a disposizione un piccolo spazio, la regola generale da seguire è quella di scegliere listelli di formato piccolo e dalle tonalità chiare. Se ami i pavimenti scuri cerca di optare per uno che abbia riflessi brillanti. Puoi scegliere tra parquet massello e prefinito a seconda dei tuoi gusti e delle tue necessità  e, come essenza, quella più adatta è il rovere, dalle tonalità chiare e perfetto da accostare ad ogni tipologia di arredamento. Infatti questa essenza si presta anche per colorazioni come gli sbiancati, decapati ecc.
    Una volta scelto il parquet, i listelli classici vanno posati secondo la geometria di posa a cassero regolare che amplia gli spazi.
  2. Sala di medie dimensioni
    Quando lo spazio comincia ad ampliarsi, le possibilità di scelta aumentano.
    Per quanto riguarda il formato il consiglio è quello di optare per listelli leggermente più grandi di quelli del primo caso o piccole plance per valorizzare al massimo le dimensioni dell’ambiente.
    Sulla colorazione e la scelta dell’essenza del parquet puoi decidere liberamente:  se vuoi ampliare lo spazio opta per tonalità chiare, se vuoi dare un aspetto più classico all’ambiente o creare un contrasto con il mobilio chiaro le tonalità scure sono ideali.
    Infine, quando avrai scelto il tuo parquet, per la posa, la più indicata è quella che prvede la bisellatura delle piccole plance per metterne in evidenza il formato.
  3.  Salone
    Quando il tuo salotto è un vero e proprio salone, puoi scegliere il parquet che più ti piace, sia nel formato che nell’essenza.
    Sicuramente metterà ancora più in risalto l’ampiezza della sala la scelta di una plancia grande bisellata. Per creare movimento opta per un parquet in rovere con nodi e un arredamento rustico. Se invece preferisci uno stile più classico e chic, scegli plance dalla texture uniforme.
    Per quanto riguarda la posa in un salone, quella a lisca di pesce è molto valorizzata perché l’ampiezza dello spazio permette di vederne bene il  movimento creato dal disegno. Un tocco in più può essere dato da una cornice di rifinitura della stessa essenza oppure di una diversa per creare contrasto. Ovviamente quando lo spazio è grande vanno bene anche tutti gli altri tipi di geometrie di posa, dal cassero regolare alla posa a mosaico.

Bio parquet, parquet ecologici e biocompatibili

Parquet naturale

La salvaguardia dell’ambiente è un tema molto importante oggi, e per questo optare per elementi ecologici e biocompatibili per la costruzione e l’arredo della propria casa è soluzione più indicata. La bioedilizia, ad esempio, utilizza esclusivamente materiali bio per preservare non solo chi abita la casa, ma anche l’ambiente. Per gli amanti dei pavimenti in legno è possibile scegliere un parquet che sia biocompatibile? Certamente sì.
Sono biocompatibili tutti quei  materiali che oltre ad essere di origine naturale, sono lavorati seguendo principi di sostenibilità. Per quanto riguarda il parquet, i pavimenti in parquet bio sono quelli le cui essenze provengono da foreste che aderiscono programmi di riforestazione boschiva. Ma non solo, per essere bio, la lavorazione e la trasformazione del legno in parquet deve essere fatta usando prodotti privi di sostanze nocive e a bassissime emissioni. Infine, anche per la fase di finitura della superficie, le tecniche utilizzate possono essere esclusivamente la verniciatura all’acqua oppure le cere o gli oli naturali. Del parquet non vanno dimenticate le caratteristiche naturali e di riciclabilità proprie del legno stesso, che è biodegradabile, non inquinante, isolante e un naturale regolatore di temperatura e umidità. Scegliendo un parquet bio non rinuncerai al tuo pavimento in legno naturale ed eviterai di avere un impatto negativo sull’ambiente.

Bisellatura, parquet bisellato o no

Bisellatura parquet plancia

Parquet bisellato o no? 

Per rispondere a questa domanda ti spieghiamo cos’è la bisellatura e poi, a te la scelta!

La bisellatura è una lavorazione tesa a smussarne gli spigoli – con un angolo a 45 gradi – sul contorno delle tavole di parquet. Questo tipo di intervento si esegue principalmente sui formati medi (plancia) e grandi (parquet tavole maxiplancia)


La si fa per due motivi:

  • impedire che gli spigoli della doga si scheggino in fase di trasporto del materiale e durante la fase del montaggio;
  • eliminare quella parte di legno che col passare del tempo e il calpestio si potrebbe scheggiare o distaccare.

La bisellatura non è solo un intervento tecnico necessario, ma conferisce anche una caratteristica estetica al pavimento evidenziando al meglio il disegno delle tavole, conferendogli un aspetto naturale e una maggior stabilità.
Chiaramente i parquet non bisellati avranno un costo inferiore in quanto rinunciano a una lavorazione ulteriore, ma rinunciarvi comporta degli svantaggi a livello di durabilità e qualità del prodotto.

bisellato