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Parquet industriale, messa in posa e manutenzione

Il parquet industriale (o stepping floor), è una tipologia di parquet che veniva usato principalmente per la pavimentazione di fabbriche, officine e locali particolarmente soggetti a calpestio. Oggi è molto usato anche per la pavimentazione della propria casa, e grazie alla resistenza che lo contraddistingue, è un parquet che dura nel tempo e può essere sottoposto a numerose manutenzioni. Infatti il parquet industriale ha uno spessore che può raggiungere i 2 cm. Vediamo nel dettaglio messa in posa e manutenzione del parquet industriale.
Per quanto riguarda la messa in posa il parquet industriale viene installato secondo due modalità:

  • incollaggio a superficie intera su fondo ricoperto dal giusto collante;
  • oppure messa in posa su pannelli di truciolato o multistrato.

Prima della messa in posa, è molto importante assicurarsi che il piano di appoggio sia ben compatto e livellato e l’umidità non deve superare il 2%. Per ottenere una superficie omogenea è possibile utilizzare un massetto auto-livellante, oppure un rasante elastico per consentire quei piccoli aggiustamenti durante l’asciugatura.
Per procedere al meglio alla posa del tuo parquet industriale, è necessario seguire alcuni passaggi fondamentali:

  1. Rivolgersi ad un posatore esperto o almeno richiedere una consulenza.
  2. La posa va iniziata partendo dalle pareti discostandosi di almeno 5-8 mm, per evitare imbarcamenti pericolosi o antiestetici e far si che la dilatazione avvenga verso l’esterno e non verso l’interno.
  3. Rivestire il perimetro con il battiscopa.
  4. I listelli possono essere posati parallelamente o perpendicolarmente, ma è possibile anche seguire decorazioni particolari.

Una volta posato il tuo parquet industriale, è importante capire come operare la corretta manutenzione. Per quanto riguarda la manutenzione ordinaria, basta semplicemente passare l’aspirapolvere e un panno umido per rimuovere polvere e sporcizia. Per la manutenzione straordinaria, ogni 8/10 anni, è necessario utilizzare la macchina smerigliatrice per la levigatura del parquet industriale, per poi procedere con la stuccatura, la sigillatura e la verniciatura/inceratura. Per la verniciatura consigliamo vernici ad acqua ecologiche, mentre per il trattamento a cera consigliamo di farlo solo in ambienti non soggetti a eccessive sollecitazioni in quanto non molto resistente.

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Se il tuo parquet è usurato e sbiadito a causa della scarsa manutenzione, riportalo all’originario splendore con la lamatura.
Oltre alla bellezza e al calore che questo tipo di pavimentazione dona agli ambienti, il parquet si caratterizza per la possibilità di renderlo come nuovo grazie a tecniche di ripristino del pavimento in legno come la lamatura. Questo è possibile perché si tratta di un materiale vivo e grazie alla lamatura si possono eliminare completamente sia macchie che graffi. La lamatura rientra tra gli interventi di manutenzione straordinaria e si attua in due fasi:

  • la lamatura vera e propria;
  • la realizza di un nuovo strato di finitura.

Per questo genere di manutenzione è necessario rivolgersi a specialisti del settore, se non si vuole rischiare di danneggiare irrimediabilmente il proprio parquet con il fai da te. Ma vediamo nel dettaglio cos’è la lamatura: la lamatura consiste nella rimozione dello strato superficiale e nell’asportazione di pochi decimi di millimetro dello strato di legno nobile. Questo genere di manutenzione può essere eseguito su tutte le tipologie di parquet, chiaramente per un numero di volte limitato in base allo spessore dello strato di legno nobile: un parquet prefinito potrà supportare da 2 a 4 lamature, il parquet massello può arrivare fino ad un massimo di 8 interventi.

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Parquet in bamboo: manutenzione e costi

Manutenzione parquet bamboo

Nei precedenti articoli abbiamo visto le caratteristiche e le possibili finiture e modalità di posa del parquet in bamboo, ma quali sono le migliori tecniche da utilizzare per la manutenzione del tuo pavimento in bamboo e quali i costi?
Come per tutte le altre essenze di parquet, più o meno resistenti, per mantenere la bellezza del tuo pavimento è di fondamentale importanza eseguire la giusta manutenzione, pulendo il pavimento regolarmente e in maniera corretta. Ecco cosa fare:

  • per prima cosa comincia col rimuovere la polvere e la sporcizia utilizzando una scopa o un’aspirapolvere;
  • procedi quindi al lavaggio con un panno inumidito e ben strizzato. SE fosse necessaria una pulizia più profonda è possibile utilizzare detergenti specifici da passare con un panno in microfibra per evitare di graffiare la superficie.
  • Per evitare la formazione di fessurazioni e rigonfiamenti, nonostante la particolare resistenza del bamboo all’umidità, cerca di mantenere nell’ambiente un livello di umidità adeguato, tra il 35% e il 60%.
  • Per evitare che il tuo pavimento in bamboo si danneggi a causa della caduta di liquidi, cerca di rimuoverli immediatamente, prima che vengano assorbiti.
  • I graffi sono tra i danneggiamenti più frequenti in cui incorre il parquet, ecco alcuni accorgimenti per cercare di evitarli: pulire le scarpe su un tappetino prima di entrare in casa, mettere dei feltrini sotto le sedie, i tavoli e i mobili, in modo che non graffino il parquet in bamboo quando vengono spostati.
  • Per la rimozione di macchie di olio, inchiostro, rossetto o vernice passa prima un panno bagnato con alcool e poi un panno morbido leggermente inumidito con acqua.

Queste sono alcune tecniche da seguire per mantenere come nuovo il tuo pavimento in bamboo. Tra le cose da non fare, invece, ricorda di:

  • non eseguire mai la pulizia a vapore;
  • non passare mai la cera per pavimenti sul parquet in bamboo.

Il parquet in bamboo è un’ottima soluzione anche in termini economici, infatti rispetto agli altri parquet in legno pregiato ha dei costi decisamente più bassi senza essere di qualità inferiore. Chiaramente il prezzo varia in base alle finiture con cui il pavimento è stato trattato.

Pavimento in bamboo, finitura e posa in opera

Nell’articolo della scorsa settimana abbiamo visto le principali caratteristiche e i formati del parquet in bamboo. Ora vediamo quali sono le modalità di posa in opera più adatte per questo “legno” e quale finitura è possibile scegliere.
Per quanto riguarda la posa in opera è possibile scegliere tra:

  • posa con colla, la più consigliata, che consiste nell’incollare direttamente il pavimento sul massetto ben livellato, oppure direttamente su una pavimentazione preesistente;
  • posa flottante, che si realizza con un sottopavimento fonoassorbente tra il pavimento e il piano di posa. Questa tipologia di posa si esegue su pavimenti già esistenti;
  • posa su massetto radiante, che si effettua tramite incollaggio.

Passando invece alla finitura del pavimento in bamboo, si può scegliere tra:

  • verniciatura, che deve avere una stratificazione dai 5 ai 7 strati di vernice;
  • oliatura, per rendere lucido il tuo pavimento;
  • piallatura a mano, per ottenere un bellissimo effetto anticato.

In base alla finitura si distinguono tre tipologie di parquet: prelevigato, prima di essere allestito ha subito solo la levigatura; prefinito, pronto per essere posato e subito calpestabile; preoliato, pretrattato con olio in fase di produzione. Il bamboo ha per natura una colorazione molto chiara, ma può essere scurito con l’esposizione a getti di vapore. Questa tecnica viene definita carbonizzazione o evaporazione.

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Parquet bamboo, caratteristiche e formati

 

Scegliere il bamboo per pavimentare la propria casa è una scelta ecologica e raffinata. Questo tipo di “legno” unisce ecosostenibilità a proprietà tecniche ed estetiche davvero uniche.

Il bamboo è una pianta appartenente alle famiglia delle graminacee che cresce principalmente in Cina e Giappone, dove è possibile trovare ben 1200 specie diverse. La varietà di bamboo usata per i pavimenti è un arbusto sempreverde che raggiunge i 30 metri d’altezza e si espande molto velocemente, infatti, dopo il taglio spuntano subito nuovi germogli e in soli tre anni la pianta è completamente rigenerata.
Per quanto riguarda le caratteristiche tecniche, il bamboo è robusto e resistente, perfetto per la realizzazione di pavimentazioni stabili e resistenti. Inoltre, il bamboo resiste molto bene all’umidità, soluzione ideale per la posa in bagno e cucina o perfetto per rendere accoglienti anche gli ambienti esterni, grazie all’ottima resistenza agli sbalzi climatici.
Ma non basta, infatti il parquet bamboo ha anche un’elevata resistenza al fuoco, non brucia e non si macchia.
Per quanto riguarda la struttura: per creare il parquet di bambooo le piante vengono tagliate in asticelle e assemblate tra loro con colla o sottoposte a pressatura; in base a come vengono disposte le asticelle, il parquet in bamboo si divide in tre tipologie:

  1. Orizzontale – caratterizzato dal posizionamento orizzontale delle aste rispetto al piano d’appoggio, fino a creare più strati dove i nodi tipici del bamboo sono in evidenza.
  2. Verticale – in questo caso le aste sono posizionate verticalmente rispetto al piano di appoggio, rendendo meno visibili i nodi e realizzando un pavimento composto da un unico strato.
  3. Pressato – per questa tipologia le aste vengono pressate e per questo presenta una durezza superiore rispetto alle altre due tipologie.

Infine, vediamo quali sono i principali formati del bamboo:

  • massello, composto da un listone orizzontale, verticale o pressato, in bamboo di prima scelta dello spessore di 14-15 millimetri;
  • prefinito o a due strati, costituito da un listone formato da uno strato a vista in bamboo pregiato e da un supporto sottostante in bamboo di specie diversa disposto trasversalmente rispetto allo strato nobile, per uno spessore complessivo di 10 millimetri;
  • multistrato, costituito da uno strato a vista in bamboo pregiato di 4 millimetri e un supporto in bamboo meno pregiato o in legno, a garanzia della solidità.

Queste sono le macro caratteristiche da conoscere per scegliere il parquet in bamboo più adatto alle proprie esigenze!