L’idea che tutti abbiamo in merito alle “case di montagna” è di splendide baite in legno, arredate con gusto in modo più che accogliente.
Va da sé che il pavimento ideale per questo tipo di ambiente sia il parquet: ma quale parquet per case di montagna scegliere?
Il dubbio, più che lecito, riguarda dapprima le forti escursioni termiche: serve dunque un’essenza che non si dilati troppo al variare della temperatura; e ancora di più, si rende necessario optare per un legno che non abbia problemi nel caso venga a contatto con l’acqua: si sa che quando si rientra in casa dopo una bella passeggiata o sciata sulla neve, si bagna un po’ tutto il pavimento.
La soluzione ideale sembra essere il waterproof, che ha subito un trattamento per essere trasformato in parquet resistente all’acqua.
Disponibile in tante tonalità differenti, è anche naturalmente silenzioso e resistente ai graffi.
Al momento della scelta del pavimento in legno sono tanti i fattori che dovrebbero essere valutati correttamente; ad esempio, bisognerebbe per prima cosa chiedersi quale sarà l’utilizzo di questo parquet: è destinato ad essere posato a casa vostra? In un ufficio? In una palestra? Perchè per ogni ambiente c’é un essenza più indicata, in base all’intensità del calpestio a cui verrà sottoposto il legno in questione e via dicendo.
Molto importante è valutare la durata del parquet: quali sono i parquet più duraturi?
Senza dubbio tra le essenze più resistenti al tempo c’é il teak, ma anche il legno di rovere si difende bene: non a caso sono fra le essenze meno economiche in commercio, ma acquistando un prefinito si può trovare una buona proporzione prezzo qualità: più semplice da posare e più leggero nel prezzo, la durata del parquet prefinito non è però da poco.
Si fa presto a dire “ho deciso di posare un pavimento in legno di rovere”.
In molti non sanno che i colori del parquet rovere sono davvero molteplici: ovviamente il legno al naturale ha un suo colore ben definito, un marroncino chiaro – beige, con richiami a volte tendenti al giallognolo; ma il legno di rovere è molto permeabile quindi si presta ad essere trattato e verniciato a piacimento.
Allora quale pavimento rovere scegliere?
Il più quotato è senza dubbio il parquet rovere sbiancato, ideale per qualsiasi tipo di ambiente, magari eviteremmo giusto la cameretta dei bambini! Come si può schiarire, il rovere si può anche far tendere al nero (rovere black) oppure fargli prendere una colorazione rossastra (rovere cognac) fino addirittura al rosa!
Anche se sono apprezzate di più tonalità meno forzate, come il nocciola, il caffé e uno speciale trattamento che rende l’aspetto del parquet rovere invecchiato.
Se un parquet tradizionale è già di per sé affascinante, figurarsi un parquet a mosaico: l’effetto scenografico è super assicurato!
Grazie alle diverse essenze legnose, ognuna caratterizzata da una particolare sfumatura di colore – alcune chiare, altre scure, altre rossicce, altre giallognole e via dicendo – è possibile difatti realizzare disegni spettacolari, dalle semplici decorazioni geometriche a vere e proprie opere d’arte.
Ovviamente, per la posa in opera dovrete rivolgervi a professionisti posatori del settore…
O forse no?
Esistono difatti quadrotte parquet già pronte, come se fossero delle piastrelle di legno per realizzare pavimenti in legno mosaico con estrema facilità: dovrete difatti provvedere solamente alla posa delle tavolette quadrate, ma il disegno è già realizzato a priori.
Le caratteristiche dei pavimenti laminati sono di dominio pubblico: la qualità non è eccelsa come per i parquet tradizionali in legno massello, trattandosi di materiale ligneo di seconda scelta, ma per il resto sono molto resistenti, facili da pulire, insomma richiedono molta meno manutenzione di un parquet classico.
Ecco perché in qualche caso alcune persone preferiscono sostituire il parquet con il laminato.
Se il pavimento in legno era stato posato con posa flottante, l’operazione di sostituzione delle tavole risulterà abbastanza semplice: le tavole sono difatti incastrate e verranno rimosse una dopo l’altra con un po’ di manualità. Sostituire il parquet incollato invece richiede un lavoro più meticoloso, in questo caso conviene fare riferimento ai professionisti del mestiere.
Una volta tolto il rivestimento precedente, livellato e reso omogeneo il pavimento, si può passare alla posa del laminato: anche con questo materiale si può optare per incollare oppure incastrare le tavole.