Sebbene nei mesi estivi possano raggiungere temperature piuttosto roventi, gli ambienti sottotetto hanno sempre un che di affascinante e sono in tanti a sceglierli come abitazione o semplicemente camera da letto.
Parlando di pavimenti, la scelta ideale per questo genere di spazi sembra proprio essere il parquet per mansarda: ma quale scegliere?
Dato che le mansarde si caratterizzano per la presenza di splendide travi a vista a fare da soffitto, l’ideale sarebbe mantenere uno stile quanto più naturale possibile anche a terra: dunque sì a pavimenti in legno dalle tavole formato maxiplancia, parquet con venature rustici e realizzati in essenze classiche come rovere o noce; no a rifiniture lucide come la vernice, piuttosto preferite una rifinitura ad olio che protegge il legno lasciandolo però più naturale.
Per la tipologia da acquistare, meglio il parquet tradizionale, ma anche i prefiniti sono di ottima qualità e sono più veloci da montare o sostituire.
Le tematiche ambientali ed un maggiore interesse nella tutela della natura che ci circonda sono questioni alle quali prestano sempre più attenzione i consumatori, anche quando si tratta di dove acquistare un pavimento in legno. Per essere certi di posare un parquet ecologico certificato, quali certificazioni bisogna richiedere?
Oltre alla marcatura CE che deve necessariamente essere presente, in quanto certifica che il prodotto risponde a specifiche normative e standard di sicurezza dell’Unione Europea, dovrete stare attenti alla presenza dei marchi PEFC e FSC che garantiscono invece l’origine del legno utilizzato per realizzare questi parquet: si tratta di foreste gestite in maniera ecosostenibile e responsabile, costantemente vigilate per il rispetto di questi parametri. Assicuratevi anche che sia regolamento l’aspetto relativo alle emissioni di formaldeide, sostanza dannosa se superato un certo limite.
I pavimenti in legno sono molto più resistenti di quello che si possa pensare, ma per un motivo o per un altro può capitare che si rovinino: infiltrazioni d’acqua (se il parquet non è waterproof!), cambio di tonalità dovuto a troppo sole, umidità che risale dal pavimento e fa sollevare le tavole… O semplicemente si ha voglia di cambiare!
Sostituire le tavole del parquet prefinito è semplice: con ogni probabilità è stato posato con la posa flottante, detta anche galleggiante perché i listoni di legno vengono appoggiati al pavimento ed il fissaggio è garantito da un saldo incastro maschio-femmina. Per procedere alla sostituzione bisognerà dunque fare leva su una tavola e le altre si potranno sollevare poi una dopo l’altra se l’intenzione è di riposarne uno completamente nuovo, altrimenti togliete solo le 2 o 3 tavole danneggiate.
Ricordatevi sempre di dare una pulita alla superficie prima di riposare il parquet: controllate che sia totalmente liscia, senza ingombri (eventualmente livellatela) e proseguite incastrando il nuovo pavimento in legno.
Se il vostro parquet è stato posato con la colla, vi consigliamo di leggere questa guida su come sostituire il parquet incollato.
La caratteristica principale del parquet prefinito è il fatto di essere immediatamente calpestabile. Infatti non richiede né lamatura né verniciatura, le tavole di legno sono già lavorate e pronte per la messa in posa. In commercio ci sono liste di diversi spessori e di svariate lunghezze a seconda delle necessità del cliente. La posa di un parquet prefinito richiede un paio di giorni e non richiede particolare manutenzione.
I prezzi del parquet prefinito dipende dall’essenza di legno scelta, dalle venature e dal colore del legno e ovviamente dalla lunghezza delle tavole.
Contattaci per conoscere le nostre offerte, abbiamo un’ampia varietà di pavimenti in legno prefinito e prezzi davvero vantaggiosi.
Da cosa si riconosce un parquet di qualità?
Non è soltanto il prezzo che bisogna tenere in considerazione quando si fanno acquisti; molti considerano l’equazione più costa = più vale, ma non è sempre così ed anzi vi daremo consigli per l’acquisto onde evitare di incappare in qualche delusione.
Per prima cosa bisogna verificare che si tratti di vero legno: non è scontato, i laminati ad esempio vengono realizzati con scarti di lavorazione; converrà puntare su un parquet massello o un prefinito di ottima fattura.
Ancora, l’essenza legnosa: quercia (e dunque rovere e varie lavorazioni) sono fra le essenze più pregiate ed eterne; anche ulivo, teak e doussié, per non parlare dell’ebano, sono legni di tutto rispetto.
Anche per la posa, converrà affidarsi a posatori esperti perchè anche il miglior parquet – se posato male – può dare problemi di rumorosità e scarso isolamento termico.