7 Giugno 2016 - by staff staff
Una volta scelto il parquet che più rispecchia i nostri gusti e risponde alle nostre esigenze, arriva il momento di decidere quale tecnica adottare per le posa del nostro parquet. Diverse sono le tecniche che si possono usare, dalla posa flottante o galleggiante, alla posa con sistema di incollaggio. In questo caso vedremo nello specifico la posa su massetto di cemento.
Il massetto può essere composto da diversi materiali, il più usato è quello cementizio, ma può essere costituito anche da pannelli misti legno-sabbia, o addirittura da pavimenti pre-esistenti. Di seguito alcuni consigli per la posa se si usa il massetto di cemento.
Iniziamo con la stesura del cemento sulla superficie che andremo a pavimentare. Il cemento deve essere steso con uno spessore di circa 5 cm che deve essere uguale su tutta la superficie. Di fondamentale importanza è che non ci siano né aloni né macchie di umidità, per garantire una base di massima resistenza e rigidità in grado di sopportare le variazioni di peso a cui sarà soggetta la pavimentazione.
Per garantire una posa ottimale, consigliamo di inserire una barriera a vapore tra gli ultimi strati (foglio di politilene di 0.5 mm) per impedire il passaggio del vapore acqueo. Per concludere il massetto non dovrà contenere alcun tubo al suo interno, infatti i tubi dovranno essere posizionati nello strato inferiore.
Il periodo di indurimento dello strato varia in base al cemento utilizzato – se chimico a rapida essiccazione i tempi saranno più brevi (entro i 15 giorni), se tradizionale i tempi potrebbero essere molto lunghi (fino ai 90 giorni). Le tempistiche dipendono anche dalle condizioni del cantiere e dallo spessore dello strato steso.
La superficie si considera pronta per posa del rivestimento, per materiali quali parquet, linoleum, resine e laminato, solo quando l’umidità dei sottofondi ha raggiunto livelli inferiori al 2% in tutto lo spessore. Per concludere è necessario ricordare l’importanza di distanziare il massetto dalle pareti e dalle soglie utilizzando gli opportuni giunti di dilatazione.
30 Maggio 2016 - by staff staff
Come tutti i complementi d’arredo della vostra camera da letto anche il pavimento ha un’importanza fondamentale per dare all’ambiente l’aspetto rilassante e confortevole che tutti vorremmo percepire entrando in questa stanza. Tuttavia non è facile decidere che materiale scegliere né su che colori orientarsi quando ci si trova a dover ristrutturare la propria camera da letto. Ecco alcuni consigli per scegliere al meglio il pavimento del vostro “rifugio notturno”.
Una scelta molto valida e di grande effetto è senz’altro il parquet: di qualsiasi tonalità lo scegliate, possibilmente in linea con il design complessivo della camera, l’ambiente diventerà caldo alla vista e unico al tatto. Potrete scegliere tra due diverse finiture: anticati, adatto per uno stile più rustico e caratteristico, o spazzolato, per un arredamento più moderno.
Resistente ed economico il gres porcellanato è d’effetto come il legno e pratico come la ceramica. Trattandosi di un materiale estremamente duttile può essere sia modellato e stampato per riprodurre esattamente l’effetto del legno sia colorato con tonalità tenui per un effetto rilassante o più attuali, come il grigio o il fango, per un effetto più moderno.
Un’alternativa valida al parquet, per creare un atmosfera accogliente e calda, è sicuramente il cotto sia lucido che non trattato.
Per finire proponiamo anche l’utilizzo della moquette, che darà all’ambiente un aspetto accogliente e caldo dovuto all’utilizzo di un tessuto come pavimento per la camera da letto. Consigliamo di scegliere come materiale per la vostra moquette la lana – anche se costosa – per garantire una resistenza durevole nel tempo. Per quanto riguarda il colore optate per tonalità scure, se volete evitare di pulire continuamente la vostra moquette.
Scegliete la soluzione che più si adatta alla vostra camera da letto ideale e date libero sfogo alla creatività con un arredamento che si contraddistingua e si abbini al meglio con il pavimento prescelto.
20 Maggio 2016 - by admin
Parliamo spesso di quale sia il miglior parquet per la cucina o il bagno, per questa o quella stanza di casa… Ma i pavimenti in legno sono richiesti anche in tantissime attività commerciali, proprio per il fascino ed eleganza che li contraddistingue!
Se dovete acquistare un parquet per ristoranti, la domanda è: quale scegliere?
Effettivamente un ristorante è una location un po’ a rischio per i pavimenti in legno: transitano parecchie persone (si spera!), ma soprattutto c’è il rischio di rovesciare a terra di tutto: portate, vino, acqua… E chi più ne ha, più ne metta!
Serve dunque una pavimentazione tendenzialmente scura: un parquet in rovere scuro o noce è senza dubbio meglio di un parquet sbiancato; se lo acquisterete “anticato” inoltre, avrà già un aspetto vissuto; quindi dovesse graffiarsi accidentalmente, si noterà molto meno.
Ma se proprio lo volete posare bianco non significa che dobbiate per forza di cose abbandonare l’idea: nei nostri negozi trovate il waterproof, trattato per essere antigraffio ed impermeabile.
Venite a trovarci per saperne di più!
13 Maggio 2016 - by admin
In casa come in ufficio, può arrivare il momento di sostituire il parquet; i motivi possono essere i più diversi: perché rovinato, perché si vuole cambiare essenza legnosa o addirittura materiale…
Ma come procedere? Inutile dirvi che affidarsi ad un professionista del mestiere sarebbe l’alternativa migliore, per non dire l’unica se si tratta di parquet masselli posati con tecnica tradizionale, con tanto di colla e chiodi.
Se si tratta però della rimozione di un parquet prefinito, il fai da te è possibile: uno dei vantaggi della posa flottante, con la quale è stato sicuramente posato, è la facilità di sostituzione delle tavole, dal momento che non sono incollate, ma semplicemente incastrate.
Partendo dunque dalle estremità del pavimento, occorrerà fare leva aiutandovi con uno scalpello o cacciavite; la fatica sta tutta nella prima tavola, le altre saranno più facili da staccare grazie all’incastro maschio femmina.
Potrete dunque togliere la tavola danneggiata e sostituirla, riposando accuratamente le tavole una dietro l’altra, oppure procedere con l’intera rimozione del pavimento in legno.
Forse in molti non sanno che – oltre al tipo e colore di pavimento in legno – dovranno anche decidersi sulle finiture, indispensabili se si vuole dare un minimo di protezione alle tavole appena posate.
Il dubbio che spesso ci viene posto e al quale proveremo a dare risposte è: parquet oliato o cerato? Quale finitura è meglio?
In realtà, sono entrambi validi trattamenti protettivi del legno; ognuno deve poi trovare una preferenza in base al grado di manutenzione che si ha la possibilità di dare al proprio pavimento, perché olio e cera con il tempo e l’usura si comportano in modo differente.
A differenza del parquet verniciato, i pavimenti oliati e cerati sono in un certo senso più naturali: niente effetto lucido; soprattutto l’olio tende a valorizzare il colore naturale del legno, mentre la cera un poco opacizza.
Per quanto riguarda la mera protezione, l’olio tende a penetrare le fibre del legno e a proteggerle dall’interno; mentre la cera crea uno strato protettivo per lo più superficiale. Va da se che un pavimento oliato non è così resistente ai liquidi quanto un pavimento cerato; questo perché mentre la cera crea uno strato protettivo superficiale sulle tavole, per l’olio questo “film” viene a mancare e dunque è più esposto anche ai graffi.
Però, mentre per ripristinare una ceratura rovinata bisogna ripetere il trattamento per intero con dispendio di tempo e denaro, con i parquet oliati la manutenzione è più immediata anche con i soli prodotti detergenti che vanno a mitigare il graffio, ed è eseguibile solo sulla zona rovinata.