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Il ballo è da sempre una delle attività più coinvolgenti e divertenti in grado di unire giovani e meno giovani, riuscendo a creare momenti di socialità davvero unici.

Ma non si può ballare come si deve senza una pista da ballo adatta. Ecco quindi le caratteristiche dei pavimenti in parquet e PVC più usati per le piste da ballo, in grado di resistere al peso, alle sollecitazioni di ballerini scatenati e alle intemperie.

  1.  Una pista da ballo classica, è sicuramente quella in legno. Questo tipo di pavimentazione è spesso di parquet in Abete o in Rovere Wheat , e si presenta con assi anche di grandi dimensioni (fino a 5 metri). Chiaramente optate per un parquet trattato con vernici impermeabili, waterproof, ed ignifughe, per proteggere la pista da ogni genere di inconveniente e renderne più facile la manutenzione. Le piste in parquet  sono davvero l’ideale per ballare qualsiasi genere di danza, ma sono più indicate per spazi al coperto.
  2. Un materiale che presenta una notevole resistenza al calpestio e all’usura, mantenendo una bellezza estetica simile al legno, è il PVC. I pavimenti in pvc ad incastro sono una soluzione ideale per una pista da ballo, grazie all’ottima riduzione del rumore d’urto e alla facilità di posa e rimozione. Il PVC è in grado di ricreare l’ambiente accogliente tipico delle scuole e delle sale da ballo in parquet, garantendo però una maggiore resistenza e facilità nella manutenzione.
  3. Un’altra valida soluzione, soprattutto se si tratta di una pista a cielo aperto, è l’utilizzo di un parquet per esterni. Pensati appositamente per resistere agli sbalzi di temperatura e all’umidità, sono totalmente waterproof grazie agli specifici trattamenti a cui sono sottoposti. Ad ogni modo è opportuno individuare e scegliere le essenze legnose di per sé idrorepellenti, come il teak o il parquet in bambù. Grazie alle moderne tecniche di posa a click è garantita massima stabilità e facilità di posa.

Scegli la soluzione più adatta alle tue esigenze e non rinunciare all’eleganza del lego per la tua pista da ballo!

Sono due le principali categorie di parquet in commercio: il massello e il prefinito.

Vediamo quindi quali sono le principali differenze e le soluzioni migliori in funzione dell’ambiente in cui verrà posato.

I pavimenti in legno massello, tipici della abitazioni di lusso, sono costituiti da tavole o listelli di legno massiccio, che possono variare nella forma e nelle dimensioni. La caratteristica fondamentale è lo spessore dell’asse, per saperne di più vai all’articolo sulle tipologie di parquet.

Oggi, invece, i parquet sono per la maggior parte prefiniti, ovvero già verniciati e trattati, rendendone facile la posa. Si tratta di un tipo di pavimento che presenta un assito di legno meno nobile alla base e una superficie con uno strato di finitura in legno massiccio di pochi millimetri. Una delle caratteristiche che favorisce il prefinito, è la stabilità, dovuta ai vari strati incollati tra loro.

Avendo dato uno sguardo alle principali caratteristiche, come scegliere tra massello e prefinito?
Non si tratta di un semplice questione estetica, ma principalmente di  funzionalità e praticità. In ambienti come cucina e bagno l’ideale è posare un pavimento prefinito che sarà più stabile, in luoghi in cui acqua e umidità sono all’ordine del giorno.In queste stanze è inoltre possibile rendere il pavimento waterproof trattandolo superficialmente così da impedire  all’acqua di penetrare e creare umidità e marcescenza.

Ma non finisce qui, perché, per chi volesse una soluzione ancora più pratica ed economica, il prefinito in laminato plastico è l’ideale. Si tratta di un materiale che ripropone il legno in finitura plastica: identico al legno a livello estetico, ha il vantaggio di non presentare i problemi a cui sono soggetti i parquet in legno massello come, ad esempio, le macchie impossibili da eliminare.

Parquet chiaro o scuro: soluzioni di arredamento

Quando dobbiamo arredare una stanza è importante che tutto sia in armonia. Per questo, se vi siete innamorati di una particolare essenza di parquet e non volete rinunciarvi, è fondamentale abbinare tutto il resto. Trovare soluzioni di arredamento adeguate fa la differenza: ecco alcune dritte su come abbinare i colori delle pareti e i mobili al vostro parquet.

Questo tipo di pavimentazione è unica nel suo genere, unisce la raffinatezza della fattura all’ intimità dell’ambiente. Si tratta di una scelta unica che, tuttavia, non è sempre facile da abbinare al mobilio.
Cosa molto importante da considerare è la grandezza delle stanze e lo stile che vogliamo dare al locale. Vediamo quindi quando scegliere un parquet scuro e quando chiaro, e come fare i giusti accostamenti per un risultato impeccabile.

Se si sceglie un parquet scuro, come i parquet masselli in noce e in thermo,  risalteranno  pareti sui toni chiari, abbinandosi perfettamente con un muro dalle ampie vetrate.
– se la stanza non gode di una buona illuminazione, osare con tinte vivaci per gli arredi,  in contrasto con il parquet scuro, è la scelta ottimale.
– se la stanza da arredare è un salone, un tocco di vera eleganza sono sono divani bianchi e mobili in legno. Giocando poi con i colori delle pareti e delle tende: dal color canna da zucchero al salmone.
– se invece si tratta della stanza da letto, molto azzeccata è la scelta di un letto in ferro battuto abbinato a mobili chiari, pareti rosa pesca e tende in tinta unita.

Se, invece, si sceglie un parquet chiaro, come il parquet color tortora o prefinito rovere gold, si avrà un’effetto di ingrandimento dello spazio che darà risalti alle pareti e meno agli oggetti.
-la scelta del parquet chiaro è particolarmente indicata per stanze di piccole dimensioni, perché ha la caratteristica di rendere più ampi gli spazi.
-nella scelta degli oggetti è importante trovare il giusto contrasto con le tonalità del muro.

 

 

Come abbiamo visto nell’articolo della scorsa settimana, sono molte le caratteristiche che differenziano le tipologie dei pavimenti  in legno ed è utile conoscerle per aiutarci nella scelta.
La prima macro distinzione che possiamo fare,  è quella tra parquet masselli in legno massiccio e parquet in multistrato. Vediamo quindi quali sono le caratteristiche peculiari che distinguono queste due tipologie di pavimento in legno.
Il parquet in legno massiccio si caratterizza per essere formato da un solo strato di legno nobile, con un profilo costante e uno spessore regolare, e in base al tipo di finitura viene definito:

  • grezzo, quando la levigazione viene fatta in opera;
  • precalibrato, quando è caratterizzato da elementi a incastro, da posare, carteggiare e trattare in opera;
  • prefinito, quando l’unica azione da compiere è la posa.

Per quanto riguarda, invece, il parquet in multistrato distinguiamo:

  • quello a due strati, dove lo strato superiore è in legno massiccio (non inferiore a 2,5 mm), viene incollato su un supporto o una base in legno;
  • quello a tre strati, formato da una parte inferiore, o “strato di bilanciamento”, in legno massiccio, che può essere anche di un’essenza diversa rispetto allo strato superiore, da un supporto o base centrale in legno e da una parte superiore in legno massiccio di almeno 2,5 mm.

Infatti è  fondamentale ricordarsi l’importanza che ha lo spessore del legno nobile, perché non tutti i pavimenti in legno possono rientrare nella gamma dei parquet. Quindi per non sbagliarsi e scegliere propriamente un parquet, e non un semplice pavimento in legno, ricordate che lo strato superiore deve avere uno spessore, precedente alla posa, di almeno 2,5 mm.

Quando dobbiamo scegliere il parquet più adatto alle nostre esigenze, è bene fare una valutazione complessiva di tutte le essenze disponibili sul mercato. Le possibilità di scelta sono molte: si passa dall’acero al frassino, dal rovere al wengé. Vista l’ampia selezione di specie legnose disponibili, non è facile capire quale essenza corrisponda maggiormente ai nostri gusti e alle nostre necessità. Generalmente ci lasciamo guidare nella scelta da criteri puramente estetici, ma questo, ovviamente, non basta. Per decidere l’essenza del nostro parquet è fondamentale conoscerne le caratteristiche tecniche e la sua resistenza nel tempo a umidità e temperatura, soprattutto se si tratta di parquet per esterni.

Diverse sono le caratteristiche che vengono associate alle essenze parquet: dalla denominazione botanica di ogni legno, che per semplificare viene modificata a livello commerciale, alle diverse colorazioni, fino ad arrivare alle modifiche fisico-meccaniche  che si manifestano col passare del tempo. Vediamo quindi i principali criteri di classificazione delle essenze:

  • Come primo criterio troviamo la massa volumica al 12% di umidità (kg/mc), che indica il grado di pesantezza del legno – leggero, fino a 500 kg/mc, pesantissimo oltre i 951 kg/mc.
  • Passiamo poi al ritiro volumetrico, ovvero le variazioni del legno dovute all’umidità.
  • Non meno importante è la stabilità dimensionale, che si riferisce al grado in cui un elemento, in questo caso il legno, mantiene le sue dimensioni anche sottoposto a condizioni climatiche estreme di temperatura e umidità.
  • Un altro criterio fondamentale è la durezza, che viene misurata in kg/mmq e si riferisce alla resistenza alla penetrazione. Se l’essenza ha una durezza superiore ai 4,1 è considerata elevata.
  • Per finire troviamo il criterio della durabilità. Si tratta della capacità del legno di resistere alla degradazione causata dall’attacco di funghi e microorganismi, misurata in percentuale.

Visti i principali criteri di classificazione delle essenze, vediamo ora quali sono quelle più utilizzate.

  • IL ROVERE: un legno pesante, stabile, con buone caratteristiche di durezza e durabilità.

Rovere naturale

  • L’ACERO EUROPEO: mediamente duro, è stabile e offre una buona resistenza all’urto.

Acero Europeo

  • IL FRASSINO: legno pesante, è stabile e ha una durezza media.

Frassino termocotto

  • IL FAGGIO: semiduro, compatto e a bassa ossidazione.

Faggio evaporato

  • IL CILIEGIO: essenza medio-dura, compatta e semipesante.

Ciliegio delle Ande

  • IL CABREUVA: durabile, di elevata durezza, a bassa ossidazione.

Cabreuva Dorada

  • IL WENGE’: duro, ha elevata resistenza meccanica.

Wengé