2 Maggio 2017 - by staff staff
Uno dei principali problemi percepiti rispetto ai pavimenti in legno è lo scricchiolio causato dal calpestio. Il parquet, infatti, rientra tra i pavimenti “rumorosi”, le cui tavole sembrano dover scricchiolare ad ogni passo. Tuttavia, i rumori e gli scricchiolii sono spesso causati da una posa mal eseguita o dalla scelta di un legno di scarsa qualità. La soluzione perfetta per insonorizzare il tuo pavimento è l’utilizzo di un materassino per la posa (come per la posa flottante), che elimina il rumore e garantisce un migliore isolamento termico e dona stabilità al tuo pavimento. Sia che si tratti di pavimenti in vero legno che di pavimenti in laminato, il tappetino di sottofondo protegge la finitura superficiale e l’ambiente in generale dalla formazione di umidità e aumenta la resistenza della superficie ai carichi. Inoltre i tappetini aiutano a livellare e ridurre possibili dislivelli, irregolarità o granulosità della superficie, che devono essere protette e limitate per evitare l’amplificazione – tipo cassa di risonanza – sotto la finitura del legno, e garantiscono una migliore resa estetica.
Ovviamente esistono anche dei parquet progettati appositamente per essere insonorizzati, composti da tavole che hanno canali fonoassorbenti che servono proprio per assorbire i rumori, garantendo un pavimento silenzioso al 100%.
19 Aprile 2017 - by staff staff
Il parquet è una pavimentazione particolarmente soggetta agli sbalzi di temperatura e di umidità. Per questo è necessario dedicargli una giusta manutenzione.
In particolare, i parquet per esterni necessitano di maggiori attenzioni a causa della continua esposizione alle intemperie. Si caratterizzano per essere semplicemente pre-trattati, nella fase di produzione in fabbrica, e mai verniciati, rimanendo sempre porosi e garantendo quindi un antiscivolo naturale.
Il parquet per esterni viene sottoposto a particolari trattamenti impregnanti con specifiche miscele oleose, che servono a proteggere il legno da alterazioni causate dalla sua porosità e portarlo all’inevitabile deterioramento.
Per la manutenzione e la pulizia dei parquet per esterni, soggetti alle intemperie del clima, bisogna ricorrere ad una manutenzione annuale per evitare danni alle fibre del legno. Questo genere di manutenzione permetterà di allungare la vita e preservare l’estetica del tuo parquet per esterni.
Sono tre le operazioni essenziali da fare:
- La levigatura, realizzata tramite levigatrice orbitale, va effettuata delicatamente per non danneggiare il legno. Completata la levigatura, è necessari aspirare tutta la polvere lasciata sul parquet.
- Si procede quindi con il lavaggio del parquet per esterni, con appositi prodotti. Una volta che sarà completamente asciutto, procedi con l’impregno con l’olio.
- Sono diversi i prodotti spray o a pennello disponibili per l’impregno con l’olio del parquet per esterni. Scegli quello più adatto ed inizia a impregnare il legno distribuendolo in modo uniforme. Aspetta che venga assorbito completamente, eliminando con un panno le piccole quantità in eccesso.
Terminato il trattamento sarà necessario aspettare uno o due giorni prima di poter calpestare nuovamente il parquet. Segui questi tre passaggi e il tuo parquet per esterni sarà come nuovo!
28 Marzo 2017 - by staff staff
Con l’arrivo della bella stagione, gli ambienti esterni della casa diventano quelli più sfruttati. Per gli amanti del parquet l’idea di poter pavimentare la veranda, il bordo piscina, o realizzare un percorso pedonale in legno nel proprio giardino è un sogno che si realizza.
Chiaramente un parquet per esterni deve possedere alcune caratteristiche che vanno dal dimensionamento dei listelli alla struttura del reticolato di posa. Vediamo quindi nel dettaglio le caratteristiche che deve avere un pavimento in legno per essere posato in ambienti esterni:
- I listoni in legno massiccio devono avere uno spessore non inferiore ai 20 mm, una larghezza tra i 90 e i 100 mm e una lunghezza di almeno 500/600 mm;
- per garantire una migliore aderenza delle suole anche sul pavimento bagnato, è importante che i bordi siano arrotondati e la superficie bisellata;
- per allineare perfettamente i listoni e rendere la superficie perfettamente calpestabile anche a piedi nudi, è necessario operare la levigatura del pavimento;
- per quanto riguarda invece la messa in posa, è necessario creare una pendenza nella struttura del reticolo per consentire il deflusso dell’acqua piovana;
- infine, i parquet per esterni devono essere caratterizzati da una robustezza elevata, per resistere al calpestio, alle sollecitazioni esterne e agli agenti chimico-domestici.
Come scegliere l’essenza più adatta che risponda a tutte queste caratteristiche? Per la posa in esterno le essenze più adatte sono quelle appartenenti alla famiglia dei latifoglie a durame concentrato o di conifere. Tra le essenze più note troviamo il Teak e l’Ipé che si caratterizzano per la loro resistenza e durevolezza oltre all’elevata impermeabilità. Sempre tra le essenze tropicali, tipiche per le sfumature bruno-verde o giallo-rossastre, troviamo la meno conosciuta Massaraduba. Per restare su essenze più economiche e rustiche, quelle più indicate sono Pino, Acacia e Douglasia (l’abete americano).
Chiaramente è importante preservare il proprio parquet per esterni da muffe o attacchi insetti xilofagi, e oltre alla presenza naturale di tannini e oli essenziali, è necessario eseguire specifici trattamenti artificiali.
Per scegliere l’essenza giusta è necessario capire come si intende usarla, se si tratta di un rivestimento praticabile con scarpe, allora si può scegliere di usare il Pino, se invece si vuole una superficie calpestabile anche a piedi nudi, l’essenza ideale è il teak.
Nel prossimo articolo vedremo quali sono i formati e le tecniche di posa per i parquet per esterni.
15 Marzo 2017 - by staff staff
Il parquet flottante può essere multistrato o massello e la sua particolarità sta nel metodo di posa. Infatti, il parquet flottante non viene incollato, ma i listoni vengono incastrati tra loro tramite maschiatura e non incollati al massetto. Questo tipo di posa permette di preservare la pavimentazione sottostante ed è perfetta per chi deve installare un pavimento in tempi brevi. Tuttavia il parquet flottante presenta alcuni problemi:
- probabilità di infiltrazioni e una difficile ricostruzione delle parte danneggiata, essendo il parquet flottante costituito da listelli incastrati tra di tra loro;
- particolarmente rumoroso al calpestio rispetto al parquet installato con la posa tradizionale;
- lo spazio che rimane vuoto tra il massetto e il parquet flottante può diventare l’ambiente ideale per la creazione di colonie di insetti;
- per garantire la stabilità, questo tipo di posa richiede uno spessore e una lunghezza minima dei listelli, rispettivamente 1 cm/1,5 cm e 1 m/ 1,5 m, cosa che limita le possibilità di scelta.
Per queste ragioni è consigliabile optare per una posa parquet tradizionale, che garantisca maggior stabilità e durata nel tempo del vostro pavimento. In alternativa proponiamo una sistema di posa parquet su materassino parquefix, che permette di posare il parquet senza bisogno della colla e, allo stesso tempo, previene tutti i problemi che la posa flottante potrebbe causare.
7 Marzo 2017 - by staff staff
I parquet tinti sono tutti quei parquet sui quali viene applicata una verniciatura o un’oliatura che dona al legno una colorazione diversa da quella naturale. Questi trattamenti possono creare diversi effetti sul parquet, dall’anticato (che assume colorazioni che vanno dal marrone chiaro al marrone cupo) allo sbiancato (con l’utilizzo di vernici che vanno dal bianco ghiaccio acceso a quello sporco tendente al grigio). Scopri quali sono i trattamenti più usati per i parquet tinti:
Il parquet anticato, senza portare ad un legno scuro come il fumè, tende a scurire il colore naturale del parquet.
Esistono, infatti, diverse tonalità di anticato che vanno dallo scuro al chiaro passando attraverso colorazioni intermedie.
Il parquet fumè/ termotrattato, si caratterizza per una colorazione non solo superficiale ma di tutto lo spessore delle tavole, dato che viene effettuata con procedimento termico. Il parquet viene “affumicato” o scurito termicamente.
Questo procedimento garantisce una maggiore stabilità al parquet ed è quindi ideale da eseguire su essenze tendenzialmente “instabili” come il faggio e l’olivo. Si tratta di un trattamento molto costoso che fa aumentare notevolemente il prezzo del parquet.
Il parquet sbiancato, prevede l’applicazione di una vernice o un olio di colore bianco. La tonalità del bianco e la sua intensità dipendono dal tipo di vernice utilizzata e dalla sua quantità e densità. La tecnica usata può essere l’oliatura o la verniciatura e il parquet può essere “liscio” o “spazzolato”.
Non va confuso il parquet “sbiancato” con il “decapato” ottenuto, invece, impregnando il parquet con della calce e passandolo ripetutamente nei forni.
Il parquet decapato, si realizza effettuando venature di colore bianco sul fondo di colore scuro. Questo trattamento può essere eseguito con due diverse tecniche, generalmente sul rovere:
- La prima consiste nel passare della calce sul legno e metterla nei forni cosicché le fibre rimangono di colore più chiaro rispetto al resto della tavola. Un procedimento abbastanza complesso che fa aumentare il prezzo del parquet così trattato.
- L’altro procedimento, meno complesso, per ottenere questo tipo di effetto prevede prima la verniciatura (o oliatura) del parquet e poi la spazzolatura.
Il parquet invecchiato, è ideale per far risaltare l’atmosfera e lo stile di vecchi casali e cascine, ma si adatta anche ad ambienti moderni nei quali si vuole creare un contrasto con i diversi elementi di arredo.
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