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Se il tuo parquet è usurato e sbiadito a causa della scarsa manutenzione, riportalo all’originario splendore con la lamatura.
Oltre alla bellezza e al calore che questo tipo di pavimentazione dona agli ambienti, il parquet si caratterizza per la possibilità di renderlo come nuovo grazie a tecniche di ripristino del pavimento in legno come la lamatura. Questo è possibile perché si tratta di un materiale vivo e grazie alla lamatura si possono eliminare completamente sia macchie che graffi. La lamatura rientra tra gli interventi di manutenzione straordinaria e si attua in due fasi:

  • la lamatura vera e propria;
  • la realizza di un nuovo strato di finitura.

Per questo genere di manutenzione è necessario rivolgersi a specialisti del settore, se non si vuole rischiare di danneggiare irrimediabilmente il proprio parquet con il fai da te. Ma vediamo nel dettaglio cos’è la lamatura: la lamatura consiste nella rimozione dello strato superficiale e nell’asportazione di pochi decimi di millimetro dello strato di legno nobile. Questo genere di manutenzione può essere eseguito su tutte le tipologie di parquet, chiaramente per un numero di volte limitato in base allo spessore dello strato di legno nobile: un parquet prefinito potrà supportare da 2 a 4 lamature, il parquet massello può arrivare fino ad un massimo di 8 interventi.

Scopri anche come eseguire al meglio la manutenzione e la pulizia dei parquet per esterni, così da avere il tuo pavimento in legno sempre perfetto.

Per ulteriori informazioni sui costi e le tempistiche necessarie ad effettuare il completo ripristino del tuo parquet, rivolgiti al nostro staff di esperti!

Parquet in bamboo: manutenzione e costi

Manutenzione parquet bamboo

Nei precedenti articoli abbiamo visto le caratteristiche e le possibili finiture e modalità di posa del parquet in bamboo, ma quali sono le migliori tecniche da utilizzare per la manutenzione del tuo pavimento in bamboo e quali i costi?
Come per tutte le altre essenze di parquet, più o meno resistenti, per mantenere la bellezza del tuo pavimento è di fondamentale importanza eseguire la giusta manutenzione, pulendo il pavimento regolarmente e in maniera corretta. Ecco cosa fare:

  • per prima cosa comincia col rimuovere la polvere e la sporcizia utilizzando una scopa o un’aspirapolvere;
  • procedi quindi al lavaggio con un panno inumidito e ben strizzato. SE fosse necessaria una pulizia più profonda è possibile utilizzare detergenti specifici da passare con un panno in microfibra per evitare di graffiare la superficie.
  • Per evitare la formazione di fessurazioni e rigonfiamenti, nonostante la particolare resistenza del bamboo all’umidità, cerca di mantenere nell’ambiente un livello di umidità adeguato, tra il 35% e il 60%.
  • Per evitare che il tuo pavimento in bamboo si danneggi a causa della caduta di liquidi, cerca di rimuoverli immediatamente, prima che vengano assorbiti.
  • I graffi sono tra i danneggiamenti più frequenti in cui incorre il parquet, ecco alcuni accorgimenti per cercare di evitarli: pulire le scarpe su un tappetino prima di entrare in casa, mettere dei feltrini sotto le sedie, i tavoli e i mobili, in modo che non graffino il parquet in bamboo quando vengono spostati.
  • Per la rimozione di macchie di olio, inchiostro, rossetto o vernice passa prima un panno bagnato con alcool e poi un panno morbido leggermente inumidito con acqua.

Queste sono alcune tecniche da seguire per mantenere come nuovo il tuo pavimento in bamboo. Tra le cose da non fare, invece, ricorda di:

  • non eseguire mai la pulizia a vapore;
  • non passare mai la cera per pavimenti sul parquet in bamboo.

Il parquet in bamboo è un’ottima soluzione anche in termini economici, infatti rispetto agli altri parquet in legno pregiato ha dei costi decisamente più bassi senza essere di qualità inferiore. Chiaramente il prezzo varia in base alle finiture con cui il pavimento è stato trattato.

Pavimento in bamboo, finitura e posa in opera

Nell’articolo della scorsa settimana abbiamo visto le principali caratteristiche e i formati del parquet in bamboo. Ora vediamo quali sono le modalità di posa in opera più adatte per questo “legno” e quale finitura è possibile scegliere.
Per quanto riguarda la posa in opera è possibile scegliere tra:

  • posa con colla, la più consigliata, che consiste nell’incollare direttamente il pavimento sul massetto ben livellato, oppure direttamente su una pavimentazione preesistente;
  • posa flottante, che si realizza con un sottopavimento fonoassorbente tra il pavimento e il piano di posa. Questa tipologia di posa si esegue su pavimenti già esistenti;
  • posa su massetto radiante, che si effettua tramite incollaggio.

Passando invece alla finitura del pavimento in bamboo, si può scegliere tra:

  • verniciatura, che deve avere una stratificazione dai 5 ai 7 strati di vernice;
  • oliatura, per rendere lucido il tuo pavimento;
  • piallatura a mano, per ottenere un bellissimo effetto anticato.

In base alla finitura si distinguono tre tipologie di parquet: prelevigato, prima di essere allestito ha subito solo la levigatura; prefinito, pronto per essere posato e subito calpestabile; preoliato, pretrattato con olio in fase di produzione. Il bamboo ha per natura una colorazione molto chiara, ma può essere scurito con l’esposizione a getti di vapore. Questa tecnica viene definita carbonizzazione o evaporazione.

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Parquet bamboo, caratteristiche e formati

 

Scegliere il bamboo per pavimentare la propria casa è una scelta ecologica e raffinata. Questo tipo di “legno” unisce ecosostenibilità a proprietà tecniche ed estetiche davvero uniche.

Il bamboo è una pianta appartenente alle famiglia delle graminacee che cresce principalmente in Cina e Giappone, dove è possibile trovare ben 1200 specie diverse. La varietà di bamboo usata per i pavimenti è un arbusto sempreverde che raggiunge i 30 metri d’altezza e si espande molto velocemente, infatti, dopo il taglio spuntano subito nuovi germogli e in soli tre anni la pianta è completamente rigenerata.
Per quanto riguarda le caratteristiche tecniche, il bamboo è robusto e resistente, perfetto per la realizzazione di pavimentazioni stabili e resistenti. Inoltre, il bamboo resiste molto bene all’umidità, soluzione ideale per la posa in bagno e cucina o perfetto per rendere accoglienti anche gli ambienti esterni, grazie all’ottima resistenza agli sbalzi climatici.
Ma non basta, infatti il parquet bamboo ha anche un’elevata resistenza al fuoco, non brucia e non si macchia.
Per quanto riguarda la struttura: per creare il parquet di bambooo le piante vengono tagliate in asticelle e assemblate tra loro con colla o sottoposte a pressatura; in base a come vengono disposte le asticelle, il parquet in bamboo si divide in tre tipologie:

  1. Orizzontale – caratterizzato dal posizionamento orizzontale delle aste rispetto al piano d’appoggio, fino a creare più strati dove i nodi tipici del bamboo sono in evidenza.
  2. Verticale – in questo caso le aste sono posizionate verticalmente rispetto al piano di appoggio, rendendo meno visibili i nodi e realizzando un pavimento composto da un unico strato.
  3. Pressato – per questa tipologia le aste vengono pressate e per questo presenta una durezza superiore rispetto alle altre due tipologie.

Infine, vediamo quali sono i principali formati del bamboo:

  • massello, composto da un listone orizzontale, verticale o pressato, in bamboo di prima scelta dello spessore di 14-15 millimetri;
  • prefinito o a due strati, costituito da un listone formato da uno strato a vista in bamboo pregiato e da un supporto sottostante in bamboo di specie diversa disposto trasversalmente rispetto allo strato nobile, per uno spessore complessivo di 10 millimetri;
  • multistrato, costituito da uno strato a vista in bamboo pregiato di 4 millimetri e un supporto in bamboo meno pregiato o in legno, a garanzia della solidità.

Queste sono le macro caratteristiche da conoscere per scegliere il parquet in bamboo più adatto alle proprie esigenze!

Parquet Frassino

Sono molte le essenze disponibili nel mondo del parquet, dai legni più resistenti e più duri a quelli più morbidi e flessibili. Queste caratteristiche determinano l’impiego e le prestazioni che il legno può garantire.

Il Frassino è un essenza flessibile e curvabile, un buon legno ma non tra i più pregiati. Per quanto riguarda le sue caratteristiche tecniche, meccaniche e fisiche, il frassino presenta:

  • una fibratura regolare e dritta;
  • un colore chiaro che va dal biondo, al rosa, al bruno pallido;
  • una durezza media che lo colloca tra i legni semiduri, dotato di una buona resistenza meccanica;
  • una facile lavorazione e assemblaggio;
  • una durata lunga nel tempo.

Il frassino è un legno molto utilizzato in diversi settori e può avere diverse funzioni, per questo viene sottoposto a trattamenti parquet differenti: quando si tratta di rivestire superfici esterne generalmente viene usato il frassino termotrattato o termocotto – raggiunta la completa essicatura il legno viene portato ai 200°C – che ha una maggiore durabilità e stabilità, nonché una colorazione più scura. Anche il frassino lamellare viene trattato termicamente e si caratterizza per tenuta all’ancoraggio e facilità alla lavorazione. Questa tipologia di trattamento, prevede uno strato di sughero, che favorisce l’isolamento termoacustico e la resistenza in condizioni climatiche estreme. Altro trattamento cui viene sottoposto è la sbiancatura, che rende questa essenza perfetta per la pavimentazione di ambienti moderni e ricercati, regalando uno stile minimalista e contemporaneo. Per lo sbiancamento del frassino è possibile usare acqua ossigenata, per un effetto di breve periodo; olio, che rispettando la natura del legno assicura una durata nel tempo; e la vernice bianca, che dona un colore delicato senza pregiudicare la lucentezza del legno.