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Prima di tutto è importante evidenziare che sia la lamatura che la levigatura sono due trattamenti identici che comportano risultati medesimi al nostro pavimento in legno, andiamo a vedere nel dettaglio di cosa si tratta per trovare le piccole differenze che contraddistinguono i trattamenti più conosciuti per rinnovare il pavimento in legno:

Lamatura Parquet

La lamatura del parquet consiste in quattro fasi:

 

  • Rimozione (lamatura) di pochi decimi di millimetro di spessore del pavimento usurato con attrezzi
  • Pulizia e stucco di eventuali listelli rovinati o traballanti
  • Levigatura fine e di precisione per rifinire e livellare il pavimento
  • Applicazione dello strato superficiale di cera / olio specifico

Questa operazione garantisce la completa rigenerazione del parquet, riportandolo alla lucentezza originale.
La lamatura del parquet (in condizioni normali) va effettuata circa ogni 7 anni.

Levigatura Parquet

I procedimenti sono gli stessi ripetuti nella lamatura, solo che in questo caso può essere utilizzata una grana più fine per questo processo e non è sempre necessario l’utilizzo di attrezzi specifici, basterà utilizzare una carta vetrata specifica;
Anche questo trattamento termina con la finitura dove viene stesa la protezione che può essere a base di olio, cera o vernice a seconda delle scelta del cliente.

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Parquet anticatoAvete comprato casa o l’appartamento dei vostri sogni, oppure ancora li avete ristrutturati e all’interno della vostra dimora avete scelto di posare dei pavimenti in parquet.
Dopo aver scelto fra le molteplici soluzioni e acquistato quello che veramente vi piaceva, ora vi sorge il dubbio di come mantenerlo pulito.
Qui di seguito, troverete una mini guida sui differenti trattamenti per la pulizia, con i pro e contro.

La prima cosa da fare è verificare che tipo di finitura ha il vostro parquet. Questa operazione la potrete fare consultando la Scheda Identificativa ed il Certificato di Qualità che ogni produttore ha l’obbligo di rilasciare al momento dell’acquisto. In questi due documenti troverete le informazioni necessarie per la manutenzione del pavimento oltre alle informazioni sulla finitura dello stesso.

Il pavimento in legno può essere stato trattato con:
vernice;
olio;
cera.

Il pavimento in legno può inoltre avere la superficie:
liscia;
spazzolata;
irregolare (dovuta alle lavorazioni a cui è stato sottoposto quali ad esempio piallatura, taglio sega, ecc.)

Tutte queste indicazioni vi serviranno per capire come dover trattare il vostro pavimento.
La pulizia ordinaria avviene quotidianamente passando la scopa o l’aspirapolvere, in modo che non si depositino sassolini o altri materiali che una volta calpestati diano origine agli antiestetici graffi. Per il lavaggio, basterà passare uno strofinaccio ben strizzato immerso precedentemente in una soluzione di acqua calda e un prodotto specifico per il tipo di legno di cui è costituito il pavimento in questione, seguendo sempre le venature del legno.
La pulizia straordinaria viene effettuata quando il pavimento ha subito dei cambiamenti estetici dovuti principalmente al calpestio, al rovesciamento di liquidi che hanno provocato antiestetiche macchie, abrasioni, graffi, ecc…
Prima di procedere a qualsiasi lavaggio, dovrete passare un’aspirapolvere provvista di spazzole naturali per aspirare residui di materiali ed evitare che gli stessi provochino graffi.
Non dovrete mai utilizzare vaporelle perché utilizzano temperature troppo elevate, robot-lavapavimenti perché rilasciano troppi liquidi che andrebbero a rigonfiare il legno e neppure prodotti troppo aggressivi.
Non si dovrà usare solo acqua perché l’acqua da sola non sgrassa, ma del sapone detergente neutro sciolto in acqua nelle dosi consigliate sgrasserà il legno. Dovrete però accertarvi che questo detergente non contenga olii, cere, brillantanti, ammoniaca, anticalcare, alcool o tutti i componenti aggiunti aggressivi. Anche la scelta dello strofinaccio è importante, dovrà essere a pelo corto se la superficie è liscia e a pelo lungo se la superficie è ruvida o irregolare.
Le moderne rifiniture a vernice non necessitano più di utilizzare cere per il mantenimento, ma è consigliato l’utilizzo per ravvivarlo.
Per i pavimenti di parquet trattati a cera o olio l’uso della cera è vivamente consigliato più volte l’anno per prorogare il momento della ri-oliatura. in questo caso l’utilizzo di cere non idonee, nel tempo rovinerà la superficie del pavimento.
Per ovviare a questo inconveniente basterà utilizzare una cera idonea consigliata dal produttore del pavimento stesso. Una cera liquida e naturale è la migliore, ma va sempre utilizzata dopo aver lavato e sgrassato il pavimento.
Per eliminare macchie sul parquet sarà necessario passare una spugna umida imbevuta di detergente specifico, avendo l’accortezza di non utilizzare spugne abrasive o aggressive.

Pavimento in bamboo, finitura e posa in opera

Nell’articolo della scorsa settimana abbiamo visto le principali caratteristiche e i formati del parquet in bamboo. Ora vediamo quali sono le modalità di posa in opera più adatte per questo “legno” e quale finitura è possibile scegliere.
Per quanto riguarda la posa in opera è possibile scegliere tra:

  • posa con colla, la più consigliata, che consiste nell’incollare direttamente il pavimento sul massetto ben livellato, oppure direttamente su una pavimentazione preesistente;
  • posa flottante, che si realizza con un sottopavimento fonoassorbente tra il pavimento e il piano di posa. Questa tipologia di posa si esegue su pavimenti già esistenti;
  • posa su massetto radiante, che si effettua tramite incollaggio.

Passando invece alla finitura del pavimento in bamboo, si può scegliere tra:

  • verniciatura, che deve avere una stratificazione dai 5 ai 7 strati di vernice;
  • oliatura, per rendere lucido il tuo pavimento;
  • piallatura a mano, per ottenere un bellissimo effetto anticato.

In base alla finitura si distinguono tre tipologie di parquet: prelevigato, prima di essere allestito ha subito solo la levigatura; prefinito, pronto per essere posato e subito calpestabile; preoliato, pretrattato con olio in fase di produzione. Il bamboo ha per natura una colorazione molto chiara, ma può essere scurito con l’esposizione a getti di vapore. Questa tecnica viene definita carbonizzazione o evaporazione.

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Parquet Frassino

Sono molte le essenze disponibili nel mondo del parquet, dai legni più resistenti e più duri a quelli più morbidi e flessibili. Queste caratteristiche determinano l’impiego e le prestazioni che il legno può garantire.

Il Frassino è un essenza flessibile e curvabile, un buon legno ma non tra i più pregiati. Per quanto riguarda le sue caratteristiche tecniche, meccaniche e fisiche, il frassino presenta:

  • una fibratura regolare e dritta;
  • un colore chiaro che va dal biondo, al rosa, al bruno pallido;
  • una durezza media che lo colloca tra i legni semiduri, dotato di una buona resistenza meccanica;
  • una facile lavorazione e assemblaggio;
  • una durata lunga nel tempo.

Il frassino è un legno molto utilizzato in diversi settori e può avere diverse funzioni, per questo viene sottoposto a trattamenti parquet differenti: quando si tratta di rivestire superfici esterne generalmente viene usato il frassino termotrattato o termocotto – raggiunta la completa essicatura il legno viene portato ai 200°C – che ha una maggiore durabilità e stabilità, nonché una colorazione più scura. Anche il frassino lamellare viene trattato termicamente e si caratterizza per tenuta all’ancoraggio e facilità alla lavorazione. Questa tipologia di trattamento, prevede uno strato di sughero, che favorisce l’isolamento termoacustico e la resistenza in condizioni climatiche estreme. Altro trattamento cui viene sottoposto è la sbiancatura, che rende questa essenza perfetta per la pavimentazione di ambienti moderni e ricercati, regalando uno stile minimalista e contemporaneo. Per lo sbiancamento del frassino è possibile usare acqua ossigenata, per un effetto di breve periodo; olio, che rispettando la natura del legno assicura una durata nel tempo; e la vernice bianca, che dona un colore delicato senza pregiudicare la lucentezza del legno.

Manutenzione e pulizia parquet per esterni

Il parquet è una pavimentazione particolarmente soggetta agli sbalzi di temperatura e di umidità. Per questo è necessario dedicargli una giusta manutenzione.

In particolare, i parquet per esterni necessitano di maggiori attenzioni a causa della continua esposizione alle intemperie. Si caratterizzano per essere semplicemente pre-trattati, nella fase di produzione in fabbrica, e mai verniciati, rimanendo sempre porosi e garantendo quindi un antiscivolo naturale.

Il parquet per esterni viene sottoposto a particolari trattamenti impregnanti con specifiche miscele oleose, che servono a proteggere il legno da alterazioni causate dalla sua porosità e portarlo all’inevitabile deterioramento.

Per la manutenzione e la pulizia dei parquet per esterni, soggetti alle intemperie del clima, bisogna ricorrere ad una manutenzione annuale per evitare danni alle fibre del legno. Questo genere di manutenzione permetterà di allungare la vita e preservare l’estetica del tuo parquet per esterni.

Sono tre le operazioni essenziali da fare:

  1. La levigatura, realizzata tramite levigatrice orbitale, va effettuata delicatamente per non danneggiare il legno. Completata la levigatura, è necessari aspirare tutta la polvere lasciata sul parquet.
  2. Si procede quindi con il lavaggio del parquet per esterni, con appositi prodotti. Una volta che sarà completamente asciutto, procedi con l’impregno con l’olio.
  3.  Sono diversi i prodotti spray o a pennello disponibili per l’impregno con l’olio del parquet per esterni. Scegli quello più adatto ed inizia a impregnare il legno distribuendolo in modo uniforme. Aspetta che venga assorbito completamente, eliminando con un panno le piccole quantità in eccesso.

Terminato il trattamento sarà necessario aspettare uno o due giorni prima di poter calpestare nuovamente il parquet. Segui questi tre passaggi e il tuo parquet per esterni sarà come nuovo!