Perché scegliere un parquet industriale? Una volta si trattava di una scelta d’arredamento settoriale, effettuata da un target selezionato di acquirenti, quelli che possedevano un negozio, un ufficio o un complesso industriale. Questi spazi erano sottoposti continuamente all’usura del calpestio; il legno di scarto con cui queste pavimentazioni erano realizzate offriva la doppia opportunità del risparmio e del frequente intervento di livellamento, spesso necessario visto il continuo passaggio di pedoni. L’attenzione ai tipi di texture e al design era considerata un lusso da parquet a legno nobile.
Poi il mercato del parquet industriale si è espanso verso i territori dell’edilizia abitativa, catturando una fetta di clienti privati che erano affascinati dall’atmosfera domestica e accogliente creata dal legno, ma per i quali questa scelta d’arredamento era superiore alle proprie possibilità economiche.
Ora che per gli acquirenti privati il parquet non rappresenta più solo una scelta di tipo economico o meramente funzionale, bensì estetica, i produttori hanno cominciato a prestare attenzione al design di questa pavimentazione. I clienti oggi possono scegliere fra una vasta gamma di texture che giocano sia sulla posa dei listelli, sia sugli intarsi e i contrasti cromatici.
In base ai propri spazi e al proprio gusto, è possibile variare la disposizione dei listelli di legno. Le pose più comuni sono quelle a cassero o a tolda di nave dritta, la cui disposizione può essere dinamizzata disponendo i listelli in diagonale, oppure ricorrendo alla variante “francese”, che utilizza larghezze e lunghezze diverse delle singole unità.
La spina di pesce, anche questa realizzabile dritta o diagonale, oppure nella fantasia “ungherese”, aiuta a mascherare eventuali irregolarità degli spazi.
Per le piante abitative regolari invece, si può invece ricorrere alla texture a cassettoni, che utilizza forme geometriche quadrate. Tra le varianti più particolari troviamo invece la posa a elica, in cui, a partire da una croce di quattro listelli collocata al centro della stanza, si diramano in modo centrifugo gli altri listelli, a mo’ di spina di pesce italiana.
Il parquet industriale si apre oramai a tutte quelle sperimentazioni in fatto di design tipiche del parquet in legno nobile: è possibile realizzare strutture a tre componenti (fascia, bindello, campo) giocando sulla variatio geometrica, intarsi e perfino contrasti cromatici, affiancando legni chiari come il rovere a legni di colore scuro come il wengè.