Quando si ha un pavimento in parquet da molti anni, può nascere il desiderio di cambiarlo. E perché non cominciare cambiandogli colore?
Ovviamente la colorazione su posto non sarà precisa come quella sui parquet prefiniti, ma la qualità e la bellezza del lavoro finito si eguagliano. Entrando nel merito del trattamento che si dovrà effettuare per cambiare il colore del parquet, o si effettua una lamatura, oppure si procede passando oli coloranti che restituiscono finiture impeccabili.
Prima di procedere alla colorazione è necessario eseguire un accurato sopralluogo per valutare se sia possibile procedere con la nuova colorazione. Ecco i principali parametri da tenere in considerazione:

  • capire quale sia lo spessore dello strato nobile del parquet sul quale sarà possibile lavorare;
  • stabilire se il tipo di essenza del parquet si presti o meno alla colorazione. La colorazione è da evitare su essenze scure, perché non si vedrebbe, e su essenze oleose, come teak e ulivo, perché restituirebbe una colorazione a macchie a causa dei punti in cui il colore non riuscirebbe ad attecchire. Parquet perfetto su cui eseguire la colorazione è senza dubbio il rovere;
  • verificare se il parquet sia già stato precedentemente colorato o spazzolato e stabilire in che misura la colorazione precedente è penetrata.

Una volta verificati questi punti, si può procedere con la nuova colorazione del parquet, optando per uno scurimento o sbiancamento del parquet a seconda dei propri gusti.  Si possono anche sciogliere colori più particolari per dare un tocco davvero creativo al pavimento in parquet!