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Sei un amante del parquet e credi di sapere tutto sull’argomento?
Ma se alcune cose che pensavi di sapere sul parquet non fossero vere?
Di seguito 5 falsi miti da sfatare!
- Il massello è migliore del multistrato. Non è così.
Il parquet in massello si caratterizza per essere costituito da un unico strato di legno di 10-24 mm di spessore, garantisce una lunga durata nel tempo ma può presentare problemi di instabilità essendo tutto legno ‘vivo’. Il multistrato, invece, è formato da una serie di strati sovrapposti: quello superficiale è in legno nobile con uno spessore tra i 2,5 e i 4 mm, gli altri, in pioppo o betulla, per evitare che le doghe si deformino per le variazioni importanti di umidità. Riduce i tempi di posa, perché di solito è prefinito e non richiede lamatura né verniciatura. Per quanto riguarda i prezzi, un massello e un buon multistrato si equivalgono. - La posa inchiodata è la migliore. No.
Questa è una modalità di posa, tradizionalmente usata per il massello, è costosa e va eseguita da professionisti. Un’alternativa più economica e utilizzata è la posa a colla, su massetto o pavimento, garantendo massima tenuta sia per il massello che il multistrato. - Con il riscaldamento a pavimento bisogna rinunciare al parquet. E perché mai?
Il legno non è sensibile al caldo e al freddo, ma all’umidità. Quasi tutte le varietà di parquet si possono posare tranquillamente anche quando c’è il riscaldamento a pavimento, ma per scegliere la giusta essenza fatti consigliare dal venditore al momento dell’acquisto. - Non è possibile posare il parquet in bagno o in cucina. Falso.
Infatti, diversamente da quanto si pensa, il legno ha un’ottima resistenza all’acqua, l’importante è evitare il ristagno sul pavimento e smaltire il vapore acqueo. Da preferire come essenze, per durezza e resistenza, wengé e teak. Nota bene: del tutto sconsigliata la posa flottante in questo genere di ambienti perché l’umidità si infiltra più facilmente. - Mettere il parquet in casa avendo un cane o un gatto è fuori discussione. Sbagliato!
La paura che il parquet si rovini a causa dei graffi è infondata, in quanto ci sono legni più duri di altri – comes il rovere, il cerro e l’iroko non liscio – che resistono alle unghie dei cani e anche ai tacchi a spillo. L’importante è la finitura del parquet: meglio che sia spazzolato e oliato, così da poterlo ripristinare in caso di graffi.
Sfatati i falsi miti, ecco 5 cose da sapere sul parquet che ti aiuteranno a trova la soluzione giusta tra le nostre offerte.