I legni sono classificati sulla base di diversi criteri. Il primo di questi è l’albero di provenienza che distingue i legni forti e duri da quelli dolci e da quelli fini e duri. La quercia, l’abete, il frassino per esempio sono legni forti; il pioppo e il castagno sono legni dolci; mentre il noce, il ciliegio e l’olivo sono fini e duri.
Un altro criterio di classificazione del legno è la presenza di nodi. Questi sono le zone del tronco da dove iniziano i rami, una volta che questi rami vengono segati il nodo si fa più evidente e diventa un’irregolarità fra le venature. Alcuni legni particolarmente nodosi come il pino o l’abete vengono proprio apprezzati per il disegno che i nodi formano sulla venatura.
L’ultimo elemento di classificazione è l’aspetto del legno che lo rende ideale per realizzare mobili, piuttosto che rivestimenti o che pavimenti in legno o per le infinite applicazioni che solo un materiale versatile come il legno può trovare.